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Agente immobiliare e proprietario: i 4 errori da evitare

Agente immobiliare e proprietario

Il rapporto tra agente immobiliare e proprietario è uno di quegli elementi che più spaventa nella nostra professione; quando un locatore si presenta alla nostra scrivania con la volontà di affittare la sua abitazione abbiamo pochi minuti (se non secondi!) per capire chi ci troviamo davanti e quali sono le sue aspettative nei nostri confronti.

Viceversa, il proprietario immobiliare si rivolgerà ad un’agenzia di cui avrà già sentito parlare: gliene avrà parlato qualche amico, avrà visto qualche inserzione sul giornale o avrà navigato su internet. Tuttavia, al di là della prima impressione, è la qualità del lavoro svolto che differenzia un buon agente immobiliare da uno mediocre e che, mattone dopo mattone, contribuisce a creare una buona reputazione dell’agente e dell’agenzia.

Come fare dunque per creare e mantenere alta la propria reputazione? Basta evitare questi 4 errori che spesso vengono a crearsi nel rapporto tra agente immobiliare e proprietario.

Valutazione dell’immobile: chi conosce meglio il mercato tra l’agente immobiliare e proprietario?

Quello della valutazione dell’immobile è probabilmente l’aspetto principale su cui non sbagliare e dove è più facile confondersi. In questo senso infatti è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra velocità di affitto e guadagno per il locatore.

Una valutazione eccessiva (spesso proposta dal locatore) potrebbe mantenere sfitto un immobile per lungo tempo, procurando un danno al proprietario e l’accondiscendenza dell’agente in questo caso non è sinonimo di qualità; il bravo mediatore deve essere in grado di consigliare al meglio, rispettando il valore dell’immobile e di mercato e ridimensionando le eventuali pretese eccessive del locatore.

Dall’altra parte, non bisogna nemmeno svalutare troppo un immobile per fretta nella conclusione della trattativa; un cattivo agente immobiliare che pensa soltanto ad accapparrarsi la propria provvigione il più in fretta possibile può creare una perdita considerevole negli introiti del proprietario fino a generare un vero e proprio scompenso nel mercato.

Scomparire: chi ha visto il mio agente immobiliare?

Uno degli aspetti più spinosi che rischia di incrinare il rapporto tra agente immobiliare e proprietario e la mancanza di feedback da parte del primo nei confronti del secondo: come può un locatore percepire il valore del lavoro dell’agente se quest’ultimo non glielo comunica?

Questo tipo di errore può avvenire in varie fasi della trattativa:

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  • Durante la promozione dell’immobile: l’idea più comune del proprietario è che l’agente, una volta messo l’annuncio in bacheca, non faccia nient’altro per promuovere l’abitazione in affitto. Come fare per sradicare questa percezione errata? La soluzione è una comunicazione costante: è fondamentale informare il proprietario su come viene pubblicizzato l’immobile, quanti chiedono informazioni, quante visite si svolgono nell’abitazione.
  • Durante le trattative di stipula del contratto: un errore che avviene soprattutto nelle agenzie che non hanno l’affitto come business principale. Alcuni agenti si dedicano alle attività di stipulazione di contratti di affitto solo come riempitivo; prima ci sono le compravendita, sicuramente più redditizie nel breve periodo, e poi ci si dedica agli affitti, se e quando c’è tempo. Questa organizzazione del lavoro porta inevitabilmente ad un allungamento delle tempistiche, facendo trasparire poca dedizione e, in generale, una bassa qualità del lavoro.
  • Dopo la firma del contratto: tra agente immobiliare e proprietario, a chi spetta la risoluzione delle evenienze che emergono durante il rapporto locatizio? Quello che alcuni agenti poco professionali dimenticano è che il contratto va ben al di là della semplice firma, e così dovrebbe essere per la loro consulenza. È fondamentale quindi rimanere un punto di riferimento per la propria clientela anche dopo la firma del contratto per tutto il supporto su pratiche, obblighi e diritti delle parti che può essere necessario.

La scelta dell’inquilino: chi entra in casa mia?

Ci sono due termini che vengono utilizzati quando la professionalità dell’agente immobiliare è bassa e che ben descrivono un modus operandi davvero discutibile: apriporta e buttadentro.

Anche qui, l’agente immobiliare poco professionale guarderà soltanto ai propri interessi a breve termine e farà tutto il possibile per affittare un immobile nel più breve tempo possibile e portarsi a casa così la propria provvigione.

Un’agenzia immobiliare che si rispetti invece avrà l’affidabilità dell’inquilino come elemento imprescindibile per la stipula del contratto di locazione. 

Essendo anche una procedura che potrebbe dar adito a fraintendimenti, quello di valutare l’affidabilità è un compito importante quanto delicato; senza scadere mai in aspetti privati troppo intimi, l’agente deve essere in grado di capire che persona si è seduta davanti a lui per chiedere una casa in affitto. Tratterà l’immobile in maniera rispettosa? Sarà regolare nei pagamenti? Manterrà sempre un rapporto civile con il vicinato?

Le competenze: e se qualcosa non mi è chiaro?

La qualità del supporto che viene fornito al proprietario si basa anche sulle risposte e i consigli che vengono dai in fase di stipulazione del contratto. Un agente preparato sarà infatti in grado di spiegare tutte le tipologie di contratto d’affitto, illustrandone per ciascuna i vantaggi e gli svantaggi, oltre che tutti i consigli su fiscalità e tassazione.

Un agente meno preparato (e soprattutto più svogliato) si “rifugerà” nel materiale prestampato e che propinerà tale e quale a tutti i propri clienti; la classica cartellina informativa buona per tutti, lasciando il proprietario in balia di mille dubbi e domande. Sempre sperando che non ne vengano poste: nella migliore delle ipotesi dirà di doversi informare, nella peggiore darà risposte a caso senza verificarne la validità e creando disinformazione potenzialmente molto dannosa.

Insomma, un buon rapporto tra agente immobiliare e proprietario si basa su due aspetti principali: trasparenza e fiducia. Non è sempre facile per il cliente capire a chi affidarsi per gli affitti, soprattutto se non ha mai sentito parlare delle agenzie immobiliare nella sua zona; ecco perché avere un brand di supporto per la propria agenzia è uno degli elementi fondamentali per avere successo nel mercato!

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