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Il marketing offline per la tua agenzia immobiliare

Marketing offline immobiliare

In questo periodo particolare, appare ancora più marcato il rapporto complicato tra marketing offline e marketing online. Indubbiamente, chi non ha ancora strutturato una strategia di marketing online si troverà molto in difficoltà momenti come questo.

Ma in una situazione di normalità ha ancora senso parlare di marketing offline? Vale la pena investire in questo senso? Continua a leggere l’articolo per tutte le nostre considerazioni.

Marketing offline e marketing online: il confronto

Anche se sarà già abbastanza chiaro alla maggioranza dei nostri lettori, ci sembra doveroso iniziare con una dovuta distinzione tra marketing offline e online. Naturalmente, il fattore che differenzia i due concetti è l’utilizzo di strumenti disponibili in internet; se da una parte abbiamo un’attività di inbound marketing e, più in generale, una struttura di web marketing che si svolge prevalentemente su piattaforme disponibili in rete, il marketing offline si basa su attività più tradizionali, rivolte generalmente ad un pubblico più anziano o comunque poco avvezzo all’utilizzo delle moderne tecnologie.

Nello specifico possiamo elencare 4 dimensioni in cui lavora il marketing offline:

  • Giornali e stampa
  • Televisione e radio
  • Outdoor marketing
  • Fieristica

Andiamo a vedere nel dettaglio ognuno di essi.

1. Giornali e stampa

Si sente spesso parlare del fatto che i giornali siano ormai caduti in disuso. O meglio, che la forma cartacea sia in crisi: al giorno d’oggi sono molti coloro che si affidano alle notizie online per rimanere informati su ciò che accade nel mondo. Tuttavia, i giornali risultano ancora uno dei mezzi d’informazione preferiti dalle generazioni più adulte: il 57,2% della popolazione italiana compresa tra i 60 e i 64 anni legge i quotidiani, mentre tra i 25 ed i 44 anni si registra un 50%.

Ci sono due caratteristiche chiave degli annunci presenti nei giornali: innanzitutto sono poco invasivi, a differenza di spot in radio o TV, perché non interrompono in maniera unilaterale ciò che stiamo ascoltando o guardando. Se un annuncio non ci interessa, possiamo semplicemente ignorarlo e continuare a leggere l’articolo. In secondo luogo, possiamo scegliere se pubblicarli in un giornale molto specifico del nostro business: un agenzia immobiliare ad esempio può decidere di utilizzare gli annunci sui giornali locali, di un singolo comune o al massimo provincia.

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2. Televisione e radio

Gli spot televisivi hanno la particolarità di essere ancora molto visibili, soprattutto per le fasce di giovanissimi (dai 6 ai 14 anni) e anziani (dai 65 anni in su); in linea di massima, persone poco avvezze alla tecnologia. Uno dei grandi svantaggi però è il costo molto alto, che lo rende proibitivo per le aziende di piccole e medie dimensioni.

Una valida alternativa molto simile è la radio, anche se le fasce di età sono diametralmente opposte, se non complementari; la maggioranza degli ascoltatori infatti ha tra i 20 e 54 anni. Questo perché la radio viene ascoltata prevalentemente in auto, e in questa fascia d’età troviamo chiaramente la popolazione lavorativamente attiva. La radio poi presenta costi generalmente più bassi, accessibili anche alle aziende locali.

3. Outdoor marketing

Con outdoor marketing si intendono tutte quelle attività che vengono fatte all’esterno: dal volantinaggio ai manifesti per le strade. Fanno parte dell’outdoor marketing il manifesto sulla pensilina dell’autobus, piuttosto che la stampa sull’autobus stesso; i cartelloni pubblicitari localizzati in varie zone della città, piuttosto che i volantini consegnati nelle vie principali o nelle cassette delle lettere.

Il vantaggio di questa tipologia è l’accessibilità da parte di tutti; anche la più piccola azienda può stampare e consegnare qualche centinaio di volantini in paese, a costi molto limitati. Lo svantaggio è la scarsa efficacia di questo metodo: i volantini vengono consegnati letteralmente “a caso” e non c’è modo di misurarne in maniera precisa l’efficacia, così come la cartellonistica.

4. Fieristica

L’ultima tipologia dell’offline marketing riguarda la partecipazione alle fiere, che hanno delle caratteristiche molto particolari e diverse dai 3 citati in precedenza; essere presenti ad una fiera di settore significa rivolgersi ad un target di interessati, che sceglie spontaneamente di partecipare e con cui è possibile interloquire per un tempo maggiore rispetto a qualsiasi messaggio pubblicitario.

Ci sembrava opportuno citare ugualmente questa tipologia nonostante non sia molto abbordabile per un agenzia immobiliare locale. Tuttavia, crediamo che una formazione completa sia molto più importante rispetto alla mera necessità di vendita.

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