La situazione attuale dettata dal Coronavirus sta mettendo in difficoltà molte famiglie e imprese italiane. Riuscire a provvedere al pagamento del canone di locazione mensile inizia a creare le prime situazioni di crisi tra i cittadini.
Eppure il Decreto Cura Italia, in vigore dal 16 Marzo 2020, ha previsto diverse agevolazioni anche in tal senso, regolarizzando la situazione per i canoni di affitto, gli adempimenti, gli sfratti e gli accertamenti.
Con questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sulle misure del governo nel settore immobiliare attive in questo momento.
In questo Articolo:
Credito di imposta per locazioni commerciali
Il Decreto che si aspetta per Aprile 2020 punta a rinnovare il credito d’imposta del 60% sulle locazioni commerciali che, per il mese di Marzo, ha permesso a moltissime realtà di beneficiare di un rimborso del canone.
Il Bonus viene comunque erogato come credito di imposta, scontato dalle imposte dovute (ad esempio l’Iva) e non viene fruito come sussidio economico. Si tratta di un’agevolazione che viene riconosciuta alle imprese che esercitano l’attività in locali in affitto che rientrano nella categoria catastale C/1, ovvero negozi e botteghe.
Non viene applicato ai titolari di partita IVA che esercitano attività essenziali non sospese in questo periodo delicato.
Altro elemento caratterizzante di questo bonus è il fatto che può essere riconosciuto solo a chi ha già provveduto a pagare il canone di affitto mensile.
E per i privati? Cosa prevede il decreto?
In effetti per il privato che vive in affitto non sono ancora previste misure specifiche relativamente alla sospensione dei mutui. Come spesso succede, si rimanda tutto all’accordo tra privati cercando di trovare un punto di incontro con il proprietario per ridurre il canone o saltare qualche mensilità.
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Sospensione rate del mutuo e rate prestiti
Sempre in uscita con il Decreto Cura Italia è stata prevista la possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per la prima casa fino a 12 mesi e le rate dei prestiti a rimborso rateale erogati prima del 31 Gennaio 2020.
In questo caso è possibile richiedere la sospensione da parte di tutte le partite IVA che possono dimostrare di aver perso in questi mesi oltre il 33% del fatturato rispetto all’ultimo trimestre del 2019.
Questa possibilità è stata prevista dal Fondo di Solidarietà e rifinanziato con il decreto “Salva Italia”.
Sospensione degli adempimenti tributari
Su questo rimandiamo tutti i dettagli di approfondimento sui siti ufficiali dedicati, ci limitiamo a dare alcuni dettagli relativi alla sospensione degli adempimenti tributari legati ad imprese e professionisti.
Per gli adempimenti che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 vengono dunque sospesi per tutti quei soggetti (persone fisiche ma anche società e condomini) che hanno domicilio fiscale, sede legale o operativa nel territorio nazionale.
In ogni caso, gli adempimenti dovranno essere disposti entro il 30 Giugno 2020 e non saranno soggetti a sanzioni.
Sospensione termini accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate
Come vengono sospesi gli adempimenti tributari, così vengono sospesi fino al 31 maggio 2020 anche i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate.
Naturalmente questo è solo la prima di quella che si può immaginare come una lunga serie di misure del governo. Per questo motivo vi consigliamo di continuare a seguire il nostro blog per tutti gli aggiornamenti futuri, oltre che a contattarci per qualsiasi dubbio o necessità!
