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Come affittare casa senza incorrere in problemi futuri

sostegno famiglia

Come abbiamo visto nei precedenti articoli, il mercato immobiliare si sta muovendo sempre di più verso la soluzione dell’affitto, complice sia una differente attitudine delle nuove generazioni nei confronti del concetto di “casa”, sia un costante e incerto cambio nel mondo del lavoro, che porta sempre più persone ad essere meno sedentarie possibile, con frequente necessità di cambio di residenza.

Una misura efficace per contrastare l’incertezza derivante da questo tipo di situazione è indubbiamente la rendita proveniente dall’affitto di una casa di proprietà.

In un precedente articolo avevamo già illustrato i vantaggi della rete del franchising di Affitta Presto, attraverso la quale è possibile acquisire tutte le conoscenze utili per muoversi all’interno del mercato in completa autonomia ed ottenere la giusta professionalità, tipica dei nostri agenti immobiliari.

In questo articolo vedremo invece alcuni aspetti legislativi legati alle regole ed alle normative per poter redarre un contratto di affitto idoneo, oltre ad approfondire relativamente a come scegliere l’inquilino giusto per la propria abitazione in affitto.

Regole per stipulare un contratto d’affitto

Nonostante possa sembrare un percorso irto e difficoltoso, con il giusto approccio è possibile arrivare preparati e sapere in anticipo cosa è previsto per stipulare correttamente un contratto d’affitto.

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  • Prima dell’affitto è necessario richiedere la certificazione energetica dell’immobile (ACE), che rappresenta un fattore rilevante nella decisione del prezzo. Inoltre, l’immobile deve rispettare le basilari condizioni di vivibilità: gli impianti devono essere a norma, non ci devono essere cartelle Equitalia, pignoramenti o ipoteche pendenti, i locali devono essere puliti, eccetera.

    Nel caso in cui tu abbia l’intenzione di affittare un’abitazione di tua proprietà, questo non dovrebbe risultare un problema.

  • Va ricordato che un contratto di affitto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma se l’affitto ha una durata maggiore di un mese (per durate inferiori non è necessario alcun contratto e si devono seguire le regole dettate dal Codice Civile, meno rigide rispetto alla legislazione ordinaria).
  • Per le locazioni abitative la legge di stabilità prevede l’obbligo di pagamento dell’affitto per mezzo di strumenti rintracciabili (ad esempio bonifici, carte di credito o assegni). Il contante quindi non potrà essere utilizzato come metodo di pagamento, pena la perdita delle agevolazioni fiscali di cui godono locatore ed inquilino.
  • Il locatore ha la possibilità di scegliere se aderire al regime di tassazione ordinaria o alla cedolare secca: nel primo caso, la tassa sull’affitto dipenderà dallo scaglione IRPEF di appartenenza; nel secondo caso, pagherà un’imposta sostitutiva fissa del 21% e non dovrà versare né l’imposta di registro né l’imposta di bollo.

L’inquilino, questo sconosciuto

Come per qualsiasi tipo di rapporto interpersonale, è bene informarsi in maniera opportuna sulla persona che si ha di fronte ed essere cauti nel concedere la propria fiducia.

Di seguito vediamo alcuni accorgimenti nella scelta dell’inquilino:

  • al di là della personalità più o meno piacevole, è buona prassi tra i locatori informarsi sulla capacità di assolvimento dei propri impegni. Capire se il potenziale inquilino si possa permettere l’affitto che viene proposto è sicuramente un primo passo, e un buon metodo può essere quello di chiedere le ultime buste paga, la dichiarazione dei redditi o il modello unico.
  • Per un’ulteriore sicurezza, e se le condizioni lo permettono, si può fare affidamento su precedenti referenze da parte dell’inquilino, presso cui ci si potrà informare sul comportamento generale (puntualità nei pagamenti, condizioni dell’immobile, eccetera).
  • Prima dell’insediamento del nuovo affittuario è buona norma scattare qualche foto dell’abitazione, in modo da avere un supporto fisico da presentare in caso di diatribe sulle condizioni della locazione, ed annotarsi i numeri dei contatori, oltre che effettuare un’eventuale voltura delle utenze.
  • In ultima, come forma di tutela preventiva, è consigliabile inserire nel contratto una clausola di obbligo per la stipulazione di una polizza assicurativa, con la quale l’assicurazione di impegna a versare la quota dell’affitto in caso di perdita di lavoro da parte dell’inquilino.

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