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Le 4 caratteristiche indispensabili di un buon business plan

4 caratteristiche del business plan

Decidere di avviare un’attività imprenditoriale aprendo la tua prima agenzia significa fare un grande passo che richiede investimento di risorse ed energie considerevoli. Vuol dire avviare una start-up vera e propria, con tutti i rischi ed opportunità connesse.

Uno degli strumenti che ci aiutano a partire con il piede giusto è il Business Plan che andremo a definire in fase iniziale. Non è altro che uno strumento di pianificazione economica e finanziaria che tiene conto della realtà aziendale in fase di creazione, definendo il percorso ideale per il raggiungimento di determinati obiettivi di business.

I fondamentali: perché redigere un business plan?

A cosa serve un business plan? Si tratta di un importante documento preliminare necessario per analizzare la reddittività di un’attività imprenditoriale nascente, tenendo conto degli obiettivi di business, dei prodotti e dei servizi offerti, dei concorrenti e delle previsioni finanziarie.

Nel caso del franchising, il business plan è fondamentale, in quanto è necessario per fare adeguate valutazioni rispetto alla location, al mercato e alle capacità operative degli affiliati. E’ dunque un documento importante non solo all’inizio dell’attività, ma anche nel corso della stessa.

In questo modo si può valutare la convenienza di attuazione del progetto, tenendo conto del mercato di riferimento, delle possibilità finanziarie e del servizio offerto.

In effetti è difficile avere successo senza una strada definita che ci permetta di capire passo passo quali sono i fattori da ottimizzare per portare a compimento le azioni rilevanti per quelle successive.

Quali sono quindi le caratteristiche fondamentali per un buon business plan? Vediamole subito.

1. Analiticità

Il significato ultimo di un buon business plan è proprio quello di fornire un’analisi generale e completa di quella che è la situazione attuale e potenziale della propria agenzia immobiliare. Analizzare a fondo ogni aspetto riguardante l’attività è cruciale per riuscire a pianificare la propria strategia e capire così come muoversi nel mercato.

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Ma cosa si intende con analisi? Per le finalità di un business plan, deve esser condotta un’analisi della fattibilità finanziaria e dell’attrattività economica di un investimento, sia che si tratti di ampliamento di una attività esistente o di nascita di una nuova iniziativa. Non esiste quindi un momento obbligatorio per redigerlo; ovvio però che farlo prima di iniziare l’attività permette di avere una migliore visione di insieme, facendo chiarezza sulle fasi operative da seguire sin dall’inizio.

2. Chiarezza

Proprio la chiarezza è la seconda caratteristica: non dimentichiamo infatti che il business plan, oltre ad avere una funzione interna – svolgendo il compito di informare e di guidare i processi decisionali all’interno dell’azienda – ha anche una funzione esterna, con lo scopo cioè di presentare il progetto ai terzi.

Data questa premessa quindi, la stesura del business plan deve seguire una certa logica, senza concentrarsi solamente su cifre e tabelle complesse; meglio riportare i dati più rilevanti in grafici ed illustrazioni rappresentative delle analisi condotte, con apposite annotazioni a descrizione delle informazioni.

3. Sinteticità

Posto che non esiste una lunghezza prefissata o un numero minimo di pagine da riempire, il business plan deve contenere il maggior numero di informazioni nel minor spazio possibile. Da evitare quindi inutili divagazioni e spiegazioni rindondanti che rischiano solo di complicare il lavoro e minare così l’utilità dell’intero documento.

Anche per questo aspetto illustrazioni e grafici possono essere di grande aiuto; sono infatti un ottimo strumento per raccogliere in uno spazio ridotto una grande quantità di informazioni se usati nella maniera corretta.

4.Efficacia

Infine, il business plan deve essere in grado di assolvere il compito per cui viene redatto: una presentazione dell’impresa, con una sintesi del programma proposto corredata dall’analisi del prodotto o servizio offerto e del mercato su cui si intende operare.

Non dobbiamo dimenticare che tutto ciò viene fatto con uno scopo, anzi due: dettare le linee guida da seguire internamente all’agenzia, informando e delineando la strategia agli attori principali che interverranno per la creazione di valore, ma anche per convincere chi esternamente potrebbe partecipare nel progetto, con particolare attenzione agli istituti finanziari.

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